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martedì 22 settembre 2015

Pancakes vegan



Da un paio di anni io e il Top siamo diventati vegani. Dopo ventitré anni da vegetariani era arrivato il momento di fare il gran passo. Pensavo di fare un post dove spiegare i perché e i percome, ma alla fine mi sembra inutile, vi basti sapere che l'abbiamo fatto per motivi etici. Se invece a qualcuno interessa approfondire, mi può contattare in privato e sarò ben lieta di dilungarmi in spiegazioni.
Devo dire che io nel mio piccolo non ho mai incontrato nessuno che si scagliasse contro le nostre scelte, anche se quasi sempre dobbiamo replicare a una gran serie di obiezioni. Quasi tutti per esempio ci dicono che "però un po' di carne serve". Mettiamola così: provate a prendere una piantina e mettetela in una stanza al buio e non annaffiatela mai: potete essere ben sicuri che nel giro di poco tempo la piantina morirà, non può sopravvivere perché per lei acqua e luce sono essenziali. Esistono milioni di vegani al mondo e, udite udite, mai nessuno è morto a causa di ciò, anzi. I miei esami del sangue sono perfetti e così quelli del Top e non abbiamo grossi problemi di salute. Direi che possiamo quindi affermare che la carne e i derivati animali non sono essenziali per l'uomo, altrimenti non saremmo più al mondo o saremmo molto deperiti.
Mi sono accorta però che in rete, ovunque ci sia una discussione di vegani, c'è sempre qualcuno pronto a insultare pesantemente, forse perché è più facile farlo protetti dall'anonimato. Sono rimasta sconvolta, mioddio quanto odio!! Io sono sempre stata per il "vivi e lascia vivere" (in tutti i sensi, eh eh eh) e vedere tutto questo astio mi ha davvero lasciata basita.
E comunque non molto tempo fa ho visto il video di una vlogger (sapete cos'è? Io no, fino a quel momento: praticamente una che tiene un blog... video anziché scritto!) che si lamentava di non poterne più dei continui insulti che riceve tramite messaggi dove le contestavano tutto, dall'accento, al naso grosso, alla bruttezza del suo fidanzato (!). Insomma, mi dispiace davvero pensare che per ogni cosa che uno fa c'è sempre qualcuno pronto a criticare e insultare. E che cavolo, come diceva questa ragazza, tra l'altro anche simpatica, se non ti piace quello che faccio passa oltre, non sei mica obbligato a guardare/leggere!
Insomma, vorrei solo dire che ci vuole un po' più di tolleranza, accettiamo chi è diverso da noi.
Vabbè, dopo questa introduzione alla Madre Teresa di Calcutta, passiamo alla ricetta.
Premetto che ci sono milioni di ricette in giro, nessuna che mi desse soddisfazione. Non ho tentato di fare i pancake simili a quelli americani (che peraltro non ho mai mangiato) e non sono propriamente la cosa più salutista del mondo. Ma sono buoni? Sìììììì.

Ingredienti per 8 pancakes:
70 gr di farina
70 gr di fecola
120 gr latte di cocco (non quello nella lattina, che è quasi panna, ma nelle confezioni tipo quelle del latte)
2 cucchiaini di lievito per dolci
scorza grattugiata di mezzo limone (o più, a seconda del proprio gusto)
4 cucchiai di zucchero
olio di semi di arachide

Si mescolano semplicemente tutti gli ingredienti fino a ottenere una pastella abbastanza densa (un po' più densa di quella delle crepes).
In una padella larga almeno 35 cm fare scaldare cinque o sei cucchiai di olio. Solitamente si usa meno olio, ma in questo modo vengono più buoni, considerando che comunque non ci sono grassi nell'impasto non saranno troppo unti.
Fate scendere direttamente dalla ciotola l'impasto nella padella, quando l'olio è bello caldo: si solidificherà quasi subito e smettete di versare quando otterrete una frittella di circa 10 cm di diametro. Ne potete fare quattro contemporaneamente. Appena i pancakes  cominceranno a fare le bolle, girateli con una palettina e fate cuocere qualche minuto anche sull'altro lato. Metteteli sul piatto (se volete potete passarli prima su un pezzo di carta da cucina) e irrorateli con sciroppo d'acero. Si possono mangiare anche con altre cose, tipo marmellata o nutella o miele, ma lo sciroppo d'acero è proprio la morte sua!
Il bello di questa cottura è che vengono morbidi dentro, belli gonfietti, e croccantini all'esterno. Una goduria, vi posso veramente dire che non rimpiango per niente quelli che facevo prima (non vegan).

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