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domenica 17 aprile 2016

Ed ecco a voi il best seller del 2016!

Ok, forse best seller è un po' esagerato, mi accontenterei di un "medium" seller (non so se si dice così ma, vabbè, avete capito). Insomma: è uscito il mio primo romanzo che potete acquistare su Amazon ( a questo link), per ora solo in formato digitale, entro breve anche cartaceo. Lì è possibile leggere la sinossi (come se fosse la quarta di copertina) e anche le prime pagine, cliccando su "leggi l'estratto", sopra alla copertina. La storia, vi avverto, è molto drammatica: si parla di droga, di violenza domestica, di "gioventù bruciata". E molte altre cose che vi lascio il piacere (spero) di scoprire da soli. Chi mi conosce e l'ha letto è rimasto stupito che una persona come me (tutto sommato solare e spiritosa) abbia scritto una storia così tragica. Dico subito che NON è assolutamente autobiografica e mi sembra che stia proprio qui la capacità dello scrittore (o la scritòra, come dice il Top rubando l'espressione a Natalino Balasso): parlare di cose che non fanno parte della propria vita riuscendo a dare l'impressione del contrario. Posso dire che il complimento più bello è stato vedere l'espressione preoccupata di una cugina (con cui a dire il vero mi frequento pochissimo, quindi poteva avere tale dubbio) quando mi ha detto che aveva temuto che ci fosse qualcosa di vero in quello che avevo raccontato. Le sembrava troppo "realistico" per essere frutto della mia fantasia. E ammetto che se davvero la mia vita fosse anche solo lontanamente simile a quella della protagonista sarebbe davvero preoccupante!! Per fortuna non lo è.
All'inizio della storia troviamo questa giovane donna seduta sul cornicione al decimo piano di un palazzo: si vuole buttare di sotto e pensa a tutto quello che l'ha spinta lì sopra. L'idea mi è nata un giorno, vedendo un video musicale su Youtube. Era una canzone (non ricordo quale) ma le immagini erano quelle di un film tedesco. Si vedeva la scena ma non si sentivano i dialoghi (che comunque, essendo in tedesco, sarebbero stati per me del tutto incomprensibili). Una ragazza si voleva appunto buttare dalla cima di un palazzo e un ragazzo cercava di dissuaderla, parlandole. D'un tratto la ragazza si alza e corre verso il bordo e... niente, mi sembra che nel video rimanesse il dubbio sul finale (si è buttata o no?). E io ho cominciato a pensare: "Che cosa può portare una persona a pensare al suicidio? Cosa ci può essere di così difficile da affrontare da non vedere altra via di uscita?" Per me, che sono comunque sempre ottimista, è una cosa impensabile, non sono mai stata neppure vagamente sfiorata dall'idea. Così ho provato a calarmi nei panni di una donna che vive l'inferno tutti i giorni (ah, sì, dimenticavo di dirvi il titolo: "DACCI OGGI IL NOSTRO INFERNO QUOTIDIANO") e devo dire che nel periodo della stesura, anche per via delle ricerche che ho dovuto fare su internet, mi sono trovata catapultata in un mondo davvero deprimente, dove la "normalità" è un concetto molto aleatorio. Ammetto che è stata un'esperienza potente, a volte difficile, che mi ha dato però molta soddisfazione. Adesso naturalmente non resta che venderlo! Spero tanto che vi precipitiate tutti a comprarlo, a leggerlo, e a fare una strepitosa recensione!!

3 commenti:

Artic Swan ha detto...

Beh, è ovvio che non sia autobiografico: tu stai in una villetta ad un piano! Tzk!

Lidia ha detto...

Esatto! E soprattutto perché la protagonista è magra come un chiodo! :D

Artic Swan ha detto...

Ma piantala!!! (per questo era depressa?)