Insomma, anche se abbiamo sempre avuto tanti gatti, Zigulì era "IL" gatto. Lui aveva avuto l'ingrato compito di sostituire un altro gatto rosso insostituibile, Lucignolo. Ovviamente non è mai possibile, però, da buon gatto rosso, si era costruito uno spazio suo, con il suo caratterino particolare e la sua ruvida affettuosità. Alla fine, di tutti era sempre il più presente, adoravo quando mi avvicinavo per baciarlo e lui mi dava una testatina, cosa che nessun altro fa.
Anni fa gli facemmo fare l'esame del sangue e venne fuori che era positivo alla fiv, praticamente l'aids dei gatti. Molti vivono benissimo per anni, di fatto la positività non è la malattia conclamata. Solo che c'è sempre il rischio che una piccola infezione sia più difficile da curare. Fino a circa tre mesi fa tutto era stato abbastanza tranquillo (aveva quasi 9 anni), poi abbiamo notato che non mangiava più molto. La visita dal vet ha riscontrato una stomatite linfo-plasmacellulare. In parole povere una forte infiammazione colpisce le mucose della bocca e il gatto non riesce a mangiare e sente dolore. Dal momento che l'unica cura possibile è il cortisone (o togliere tutti i denti, cosa che mi sembrava terribile e comunque senza garanzia di successo) e al momento della visita non sembrava ancora grave al punto di fare una cura tanto pesante, il vet ci ha consigliato di aspettare un po'. Abbiamo cominciato a dargli solo cibo morbido (scherzavamo anche sul fatto che facesse il furbetto per approfittarsene e avere solo la scatoletta e non i croccantini, che gli piacevano di meno) e imboccandolo (perché non dimentichiamo che stiamo parlando del gatto schifosamente viziato!) riuscivamo a farlo mangiare. Ma a un certo punto ha cominciato a peggiorare in modo rapido e abbiamo deciso di fargli il cortisone. L'iniezione l'avrebbe fatto migliorare per un po', permettendogli quanto meno di mangiare e di non sentire dolore, anche se solo per poco (ci eravamo già passati con un'altra gatta e sapevamo che questa storia non era destinata a un epilogo felice). Eravamo già preparati a un futuro fatto di iniezioni, pochi giorni tranquilli e tristi ricadute. E invece, invece...
Pochi giorni dopo l'iniezione stava già migliorando e aveva ricominciato a mangiare. Un pomeriggio sono arrivata a casa e l'ho visto coricato sul prato, di fianco alla stradina d'accesso, dove era solito coricarsi. Sembrava tranquillo e normalissimo, perciò quando non si è presentato per la pappa non ci ho dato peso (io chiamo ma non sempre arrivano, specialmente d'estate). Un'ora dopo è arrivato respirando a fatica e sbavando e io mi sono subito allarmata, l'ho messo nel trasportino e sono corsa dal veterinario. Purtroppo quando sono arrivata era già morto. Vi risparmio i particolari perché soffro ancora al pensiero e mi dispiace solo di non avergli potuto evitare tanta sofferenza. Pare (per averne la certezza avrei dovuto fare un'autopsia, che non ho fatto) che sia morto per un edema polmonare dovuto a insufficienza cardiaca. Solitamente si hanno sintomi riconoscibili, ma a quanto pare può succedere anche in modo repentino e fulminante. Non dico che se avessi avuto più tempo per abituarmi avrei sofferto di meno, ma il modo in cui è successo è stato per me devastante. Soprattutto averlo visto soffrire. Sapevo che non sarebbe mai diventato un gatto vecchio, che probabilmente le iniezioni di cortisone gli avrebbero causato altri problemi.
Ma così...
Così è stato veramente brutto.
Zigulì dormiva spesso con noi (non sempre, ma spesso), con la testa sul cuscino. Era sempre intorno, spesso sul nostro banchetto mentre il Top dipingeva e io perlinavo. Sul tavolo mentre mangiavamo (l'unico a cui veniva concesso, vabbè, poi anche a Psyco, potevamo mica dirgli di no) ad aspettare la sua parte di cibo (adorava i minestroni e le zuppe di legumi!)
Nonostante gli altri quattro gatti la casa ci è sembrata insopportabilmente vuota e io ho voluto prendere immediatamente un altro rosso. Ed è arrivato Ragù.
Ecco la parte ottimista.
Non posso dire che Zigulì mi manchi di meno o che il dolore sia meno forte, ma guardare questo soldo di cacio caracollare per casa riempie il cuore. So che non potrà mai sostituirlo, così come Zigulì non aveva sostituito Lucignolo. Ma se sarà speciale come sono stati speciali i miei gatti rossi andrà bene. (Vi starete domandando perché non considero Strudel e Tabasco gatti rossi. Ma perché loro sono bianche e rossi, è diverso! Provare per credere.)
L'unica consolazione che ho è pensare che magari Zigulì sarebbe vissuto ancora poco e male e il declino sarebbe stato pieno di sofferenza. Una ben magra consolazione, ma lasciatemi l'illusione.
Pensavo di fare un post unico ma è diventato un po' lungo, così vi rimando ai prossimi giorni per presentarvi Ragù come si deve!
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