Ed eccoci al secondo appuntamento della serie "Una poesia al mese" (il primo lo trovate qui ).
Questo mese vi propongo una poesiola leggerina, in tema con il periodo estivo. E' di Gianni Rodari che, nello scrivere piccole filastrocche per bambini, apparentemente semplici, ha sempre detto un sacco di cose intelligenti e ricche di insegnamenti.
Quella che segue la dedico alla mia mamma, che quando ero piccola mi cantava la canzoncina della cicala e la formica (faceva così: "La cicala è sulla pianta e d'estate canta canta / e deride la formica che lavora e s'affatica / ma l'inverno presto viene / muor di fame chi cantò / vive a lungo vive bene / chi d'estate lavorò"). Mi dispiace, mamma, ma il tuo insegnamento mi mette tristezza, io sono d'accordo con Gianni Rodari.
Chiedo scusa alla favola antica
se non mi piace l'avara formica
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.
Una buona estate a tutti, allietata dal canto delle cicale e dei grilli...
P.s.: Tra l'altro le formiche sono odiose, te le ritrovi a milioni che distruggono qualunque cosa. E poi, sempre lì a racimolare e mettere da parte, che noia, che antipatia! Abbasso le formiche!!
3 commenti:
adoro gianni rodari... da sempre.
e anche io preferisco la cicala! ^__^
Anche io sto dalla parte della cicala. Bravo Rodari e brava Lidia
Già, vedo che siamo tutte d'accordo! ;)
Grazie MadiS e grazie Anna, siete sempre tanto care!
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